Dall’arabo “Figlio del vento”, il Ben Ryè di Donnafugata è un vino dolce siciliano. Siamo di fronte a uno straordinario esempio di vino da meditazione: avvolgente, armonico, dolce, fresco e morbido. Sono intense le note di albicocca, di pesca, di fichi secchi e di miele che emergono al naso, così come notevole è la struttura e la complessità che incantano il palato: una leggera e armonica fusione tra dolcezza, morbidezza e sapidità.
Le uve che danno origine al Ben Ryé provengono da ben 11 contrade dell'isola di Pantelleria: ognuna di queste è caratterizzata da un diverso microclima e produce uve dalle caratteristiche uniche. Una diversità di terroir testimoniata anche dal periodo di raccolta dell’uva: si inizia a settembre con le contrade meno precoci. Queste uve vengono lavorate fresche e poi integrate, a più riprese, le uve raccolte passe e sgranellate a mano. Si tratta della fase più delicata dell'intero processo: l’uva passa rilascia la sua straordinaria dolcezza e aromaticità, conferendo al vino una favolosa complessità.
Ben Ryè significa “Figlio del vento” perché il vento è l’autentico protagonista delle vigne di Donnafugata: un costante soffio tra i grappoli di Zibibbo, chiamato anche Moscato d’Alessandria, che porta con sé un’intensa carica di profumi. Dal vento nasce questo straordinario passito: un grande vino da meditazione, ottimo compagno per una serata romantica o per un momento elegante da trascorrere leggendo un libro o ascoltando della buona musica.
Colore Giallo ambrato quasi ramato
Profumo Intense note fruttate di albicocca e pesca disidratate, fichi secchi, datteri, miele e piacevoli sentori minerali
Gusto Pieno, morbido e avvolgente, sapido e dolce con lunghissimo finale di albicocca